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Alis: siamo contrari allo sciopero dell’autotrasporto in Sicilia


9 febbraio 2021 -
 “Abbiamo più volte evidenziato come, durante tutta la fase emergenziale da Covid-19, il popolo del trasporto e della logistica abbia svolto un ruolo essenziale e fondamentale per l’intero Paese e per le famiglie italiane. Abbiamo dimostrato come le aziende associate ad ALIS abbiano garantito durante il lockdown, e stiano continuando a garantire oggi, la continuità di tutti i servizi e l’approvvigionamento delle isole, per i beni di prima necessità, medicinali, apparati sanitari, ecc.. Come Associazione fortemente rappresentativa dell’intero settore, esprimiamo la nostra ferma contrarietà, così come annunciato anche da altre associazioni di categoria, allo sciopero proclamato in Sicilia da alcune sigle minori e locali che, quindi, rappresentano solo una piccola parte dell’autotrasporto siciliano”. 
E’ quanto dichiara il Vicepresidente e Direttore Generale di ALIS Marcello Di Caterina in relazione alla possibilità dello sciopero, a partire dal giorno 10 febbraio 2021.
 “Riteniamo che questo sciopero sia non solo strumentale - aggiunge il Direttore di ALIS Marcello Di Caterina - ma soprattutto dannoso per un’isola, come la Sicilia, il cui tessuto produttivo è già molto sofferente e fortemente colpito dalla crisi emergenziale, così come il resto del nostro Paese. Azioni del genere, che in una fase così delicata rischiano addirittura di incitare a forme di violenza (la quale non va mai utilizzata) non giovano allo sviluppo dell’economia insulare né ai cittadini stessi che si troverebbero ulteriormente danneggiati dal fermo che potrebbe causare la mancanza di beni di approvvigionamento di prima necessità e di medicinali a causa della mancata continuità dei servizi”.
 “Da quanto appreso dalla stampa, tra le motivazioni di tale sciopero - commenta Marcello di Caterina - ci sarebbe il contestato caro traghetti. A tal proposito, ci preme sottolineare, come già dimostrato a gennaio 2020 dallo studio “L’evoluzione del costo del trasporto marittimo verso le Isole” redatto in collaborazione con l’Università Parthenope e il centro di ricerca Svimez, che i noli marittimi praticati dai nostri associati, in particolar modo per le rotte che servono Sicilia e Sardegna, hanno beneficiato di ribassi che in media si attestano su percentuali tra il 30% fino ad arrivare ad un 40% in meno, rispetto ai prezzi applicati un decennio prima”.

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