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Confindustria Padova per gli alberghi termali Associati

13 febbraio 2016 - Un taglio del 25% sulla parte variabile della Tari, la tassa rifiuti versata nel 2015 nei Comuni di Abano e Montegrotto dagli alberghi termali associati a Confindustria Padova. Con un risparmio medio per albergo di 3.367 euro e punte di 7.000 euro (secondo la quantità dei rifiuti conferiti). Ed uno sconto complessivo, per i 18 alberghi che da gennaio hanno già aderito, di oltre 65.000 euro.

È il risultato dell’innovativo progetto messo in campo da Confindustria Padova Terme e Turismo per le specifiche esigenze delle imprese termali del Bacino Euganeo, sulla base del quadro normativo in materia di rifiuti, oggi in parte rafforzato dalla riforma Madia della pubblica amministrazione in tema di concorrenza nei servizi pubblici locali.

L’iniziativa di Confindustria Padova, la prima in Italia a beneficio delle imprese termali, fortemente penalizzate da una tassa in cui non c’è congruità tra l’effettiva produzione di rifiuti e il costo, prevede l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti (raccolta e trasporto, trattamento, riciclo e smaltimento) ad un operatore privato scelto sul mercato, in alternativa a quello fornito dai gestori dei Comuni di Abano (AcegasApsAmga) e Montegrotto (Etra).

Secondo l’apposita convenzione stipulata a beneficio esclusivo degli alberghi associati, il nuovo operatore garantirà per due anni un risparmio del 25% sulla parte variabile della Tari versata nel 2015, quella rapportata alla effettiva quantità dei rifiuti conferiti.

Una quota che vale attualmente il 43,8% dell’intero gettito Tari a carico delle utenze non domestiche nel Comune di Abano (oltre 1 milione di euro su 2,3 milioni) e il 51,4% del gettito di Montegrotto (601.238 euro su 1.169.490). Il costo del servizio effettivo di gestione rifiuti (parte variabile) passerà così, per i 18 alberghi termali che hanno già aderito, dai 261.667 euro versati nel 2015 a 196.222 euro nel 2016, pari a uno sconto netto del 25%.

La parte fissa della Tari, legata ai costi generali del servizio di igiene urbana sostenuti dai Comuni (investimenti, spazzamento, costi amministrativi), continuerà invece ad essere versata agli attuali gestori, finanziando una parte consistente del gettito ai Comuni. Nel 2015 questa quota fissa valeva il 56,2% del totale per le utenze non domestiche ad Abano e il 48,6% a Montegrotto.

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