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Si è riunito a Palazzo Rosciano il Tavolo per il Patto del Lavoro


6 ottobre 2021 - Accelerare sullo snellimento delle procedure; rafforzare le attività di controllo in porto; Aggiornare il Piano Organico Porti e definire nuovi modelli formativi ed organizzativi sulla base delle spinte innescate dalle trasformazioni in atto. Sono queste le sfide che il Tavolo per il Patto del Lavoro ha chiesto all'Autorità di Sistema Portuale, e al Comune, di raccogliere e di mettere al centro dell'agenda. Svoltasi a Palazzo Rosciano - in regime di continuità operativa con il processo di governance allargata e di dialogo sociale messo in piedi dall'Istituzione comunale per gestire gli effetti del covid 19 sulla comunità - il Tavolo ha visto i rappresentanti delle varie associazioni di categoria fare il punto della situazione sul futuro del lavoro, sia portuale che della logistica integrata, e sulle criticità di una crisi, quella pandemica, che non ha ancora esaurito la propria forza. Riflettori puntati ad esempio sul traffico dell'automotive e sulla crisi dei chip e della componentistica che ha portato a drastici tagli alla produzione da parte dei più importanti gruppi del settore, e che potrebbe avere un impatto negativo anche sui traffici dello scalo livornese. 

Preoccupazioni, inoltre, sono state espresse per le dinamiche commerciali in atto e per un ambito competitivo caratterizzato sempre più marcatamente da processi di integrazione verticale e di concentrazione. Fenomeni, questi, stanno progressivamente spostando i margini di profitto sul mare, erodendo quelli sul lato terra, imponendo talvolta alle imprese una flessibilità operativa che nei casi più negativi si traduce nella ingiustificabile pretesa di piegare la legge ad eccessi che debordano dal proprio limite. 

Di fronte a questa situazione - sullo sfondo, anche, le perplessità per la piega che a livello nazionale stanno prendendo determinate discussioni sul tema dell'autoproduzione - è stato ribadito dai componenti del Tavolo la necessità di proseguire, con maggiore convinzione rispetto al passato, sul sentiero del confronto costruttivo e della piena sinergia che istituzioni ed operatori devono poter mettere in campo. Sia con l'obiettivo di risolvere le criticità immediate sia con quello di garantire al porto di Livorno di arrivare vivo al traguardo della Darsena Europa, infrastruttura chiave per lo sviluppo dello scalo che, obbligatoriamente, chiamerà l'AdSP e la comunità portiale a ridefinire gli spazi operativi del porto e le sue attitudini.

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