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Idrogeno energia del futuro
1 ottobre 2020 - L’idrogeno come vettore protagonista della transizione energetica in grado di consentire nei prossimi anni una netta riduzione delle emissioni al fine di raggiunge l’obiettivo europeo di decarbonizzazione nel 2050. Per questo le imprese italiane sono in prima linea nel cogliere le opportunità della filiera dell’idrogeno in diversi comparti e settori anche alla luce delle risorse che arriveranno dal Recovery Fund dell’UE. Questi alcuni dei passaggi emersi dalla conferenza internazionale "Potenzialità della filiera dell'idrogeno nel contesto della transizione energetica", che si è tenuta ieri a Roma al Campidoglio. L’evento è stato promosso dal World Energy Council (WEC) Italia e dall’Associazione italiana di ingegneria chimica (AIDIC) e organizzato da Mirumir come tappa di avvicinamento a HESE – Hydrogen Energy Summit&Expo – in programma dal 5 al 7 maggio 2021 alla fiera di Bologna. Interlocutori di primo livello hanno preso parte oggi a lavori in rappresentanza di alcune tra le principali realtà nazionali del settore tra cui ENI, H2IT, Saipem, NextChem, McPhy, CNH Industrial, Toyota. Nel corso dell’evento, i partecipanti hanno esaminato i punti nodali che l’Italia deve sciogliere per poter cogliere la sfida rappresentata dall’idrogeno: un’adeguata analisi della domanda di idrogeno e delle possibilità di offerta; sfruttare al meglio quelle esistenti e i comparti maggiormente attrezzati per avviare sin da subito una prima transizione; normative adeguate per consentire lo sviluppo del settore; politiche industriali che consentano la partecipazione in sinergia delle aziende di molteplici comparti; un’analisi dei costi che riduca la forbice tra il costo di estrazione dell’idrogeno tradizionale e quello verde, attualmente di 1 a 4.
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