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Sorrento Meeting 2013


La crisi economica non è ancora conclusa, e per superare "il tempo di mezzo" e avvicinarsi al "tempo del futuro", occorre riequilibrare la finanza pubblica, riscrivere le regole dell'Unione europea e integrare le economie del Mediterraneo. Così il presidente del Cnel, Antonio Marzano, al meeting internazionale
sorrentino sui nuovi modelli di crescita dei Mezzogiorni d’Europa, promosso dall’Osservatorio Banche Imprese.

Marzano ha sottolineato come le politiche di sostegno della domanda e gli incentivi all'occupazione giovanile debbano andare di pari passo con un aumento della competitività delle imprese e con il miglioramento della qualità dell'offerta formativa. "Altrimenti - ha ammonito - si creerà una domanda di beni della quale beneficeranno le imprese estere e non ci saranno giovani con le competenze richieste dal mercato del lavoro". La ripresa dell'economia italiana, secondo il presidente del Cnel, è legata comunque allo sviluppo del Mezzogiorno. "Ci sono settori su cui poter fare leva. Su tutti il turismo, soprattutto quello culturale, la logistica, le reti portuali, le infrastrutture idriche, le biologie alimentari e la produzione e distribuzione energetica", ha osservato.

Sul caso Italia, l'economista Luigi Paganetto ha spostato indietro le lancette della crisi, portandole dal 2008 al 1994. "E' da allora che la produttività del nostro sistema economico e produttivo risulta stagnante. Negli anni '80 - ha spiegato - l'economia cresceva grazie alla produzione ed esportazione di prodotti industriali e macchine utensili. Quella storia industriale virtuosa si è interrotta. E se non si dà adesso corso ad una politica che rimedi a questa mancanza di aggiustamento strutturale dell’economia non riusciremo a riprendere il cammino della crescita".

Un’intera sessione del Sorrento Meeting è stata dedicata alle dinamiche del credito, ai profondi mutamenti in atto nel sistema bancario e al ruolo svolto dalle banche cooperative e dalle banche del territorio nel sostegno alle pmi. “La crisi nasce da un problema tecnico: non avendo capitale, le banche non possono fare credito alle imprese - ha spiegato Rainer Masera - Poi si è aggiunto un secondo problema, cioè l'imposizione di un aggiustamento fiscale troppo rigido, in un contesto in cui la domanda interna è debole”.

Con questa edizione, il meeting si è proposto di analizzare i possibili scenari ed i nuovi equilibri che investono i Mezzogiorni d’Europa e il Mediterraneo, nell’attuale momento storico definito come una “sorta di Medioevo con cui oggi siamo chiamati a fare i conti”, ha dichiarato il presidente dell'OBI, Michele Matarrese. “L’obiettivo è stato quello di proseguire ed approfondire il percorso conoscitivo già intrapreso negli anni scorsi, per portare i nostri Mezzogiorni e l’intero Mediterraneo verso il superamento degli attuali blocchi di natura finanziaria, economica e sociale, cercando di capire meglio il percorso da seguire attraverso un serrato confronto con le altre realtà economiche europee ed extra europee”.

Per il direttore generale dell’OBI, Antonio Corvino, il Sorrento Meeting 2013 si è confermato luogo e spazio per affermare il valore dei pensieri critici. “Il senso del superamento del tempo di mezzo, autentico Medio Evo della globalizzazione, è tutto lì ed il meeting – secondo Corvino - si è proposto come luogo della contaminazione tra i temi dell'economia, della finanza, della società, con i temi della cultura umanistica”. E dal meeting è emersa la consapevolezza che i percorsi scientifici ed i tecnicismi propri delle discipline economiche, finanziarie, gestionali, per quanto rigorosi, non potranno incidere sulla ricostruzione del consorzio umano oltre il tempo di mezzo, se non fecondate dall'approccio umanistico.
Eduardo Cagnazzi

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