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Commissione parlamentare in visita al porto di Gioia Tauro

Commissione parlamentare in visita al porto di Gioia Tauro



28 LUGLIO 2025 – Una delegazione della “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” ha visitato oggi il porto di Gioia Tauro, snodo logistico cruciale per l’economia del Paese e primo hub italiano per il transhipment.

Ad accogliere i commissari parlamentari – il presidente sen. Tino Magni, il sen. Giovanni Satta, il sen. Marco Lombardo e la sen. Tilde Minasi – il prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, e il comandante della Capitaneria di Porto, Martino Rendina.

Durante l’incontro istituzionale, ospitato nei locali della Capitaneria, Agostinelli ha illustrato lo stato di avanzamento delle infrastrutture portuali, con particolare attenzione agli interventi finalizzati alla sicurezza, alla qualità del lavoro e alla tutela sanitaria degli operatori dello scalo. “Il benessere dei lavoratori rappresenta l’asse portante della nostra strategia di sviluppo”, ha dichiarato Agostinelli.

Tra gli interventi già completati, il presidente ha evidenziato la piena operatività del Ponte De Maria, infrastruttura essenziale che consente lo sviluppo della rete intermodale interna al porto, collegando in modo funzionale il sistema ferroviario al gateway portuale. Ulteriore elemento strategico è la banchina di Ponente, già inaugurata e funzionale alla futura installazione del bacino di carenaggio.

Completati anche il Posto di Controllo Frontaliero (PCF), struttura polifunzionale destinata ai controlli sanitari e fitosanitari delle merci in ingresso, e i nuovi alloggi di servizio per la Capitaneria di Porto, inaugurati appena una settimana fa.

Sguardo proiettato al futuro per l’ambizioso progetto della “Casa del Portuale”, immobile finanziato per 5,5 milioni di euro che integrerà servizi essenziali per la prevenzione sanitaria e la tutela del lavoro. “Dotare lo scalo di un presidio sanitario moderno – ha spiegato Agostinelli – significa rafforzare le condizioni di safety e security e migliorare il presidio logistico e operativo a tutela dei lavoratori.”

Un altro capitolo cruciale riguarda l’elettrificazione della banchina di Levante, finanziata con 66 milioni di euro attraverso fondi PNRR. Si tratta di un’opera prioritaria per la transizione green del porto, volta a ridurre le emissioni e rispettare gli stringenti criteri di sostenibilità fissati dall’Unione Europea, con completamento previsto entro il 2026.

Visione strategica anche per il progetto di allargamento dell’imboccatura del porto, da 285 a 400 metri, per consentire l’ingresso sicuro delle navi di nuova generazione, in linea con il crescente fenomeno del gigantismo navale. Agostinelli ha inoltre annunciato la disponibilità di nuove aree retroportuali, da destinare a deposito funzionale alla costruzione del futuro Ponte sullo Stretto di Messina.

L’attenzione dell’Autorità portuale si estende anche agli altri scali del sistema: a Crotone, ad esempio, è stato avviato un nuovo insediamento industriale che ha già consentito l’assunzione di cento nuovi lavoratori, mentre è stata completata la riqualificazione del lungomare del porto vecchio, recentemente inaugurata.

Presenti all’incontro anche gli attori industriali dello scalo: Antonio Davide Testi, amministratore delegato di MedCenter Container Terminal, e Rosy Ficara, responsabile del Terminal Automar. Entrambi hanno illustrato i programmi di formazione, prevenzione e tutela della salute implementati nei rispettivi terminal, con l’obiettivo di rafforzare la cultura della sicurezza.

Determinante il contributo delle sigle sindacali, rappresentate da Salvatore Larocca (Filt Cgil Calabria), Antonino Sigilli (Cisl Porti), Domenico Lombardo (Uil Trasporti Calabria) e Daniele Caratozzolo (Sul – coordinamento portuali), che hanno ribadito l’importanza della piena sinergia tra istituzioni, lavoratori e imprese nel costruire un modello virtuoso di relazioni industriali.

La visita si è conclusa con un tour guidato dello scalo, durante il quale i membri della Commissione hanno potuto osservare da vicino l’estensione e la potenza logistica del porto di Gioia Tauro, considerato tra i più avanzati del Mediterraneo. “Un’esperienza che ci restituisce un quadro chiaro di come lo sviluppo infrastrutturale possa e debba andare di pari passo con la dignità del lavoro e la sicurezza dei lavoratori”, ha dichiarato in chiusura il senatore Tino Magni.

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