29 maggio 2025 - L’Assemblea generale e Congresso di Primavera si sono tenuti quest’anno a Cascais, in Portogallo, dal 22 al 23 di maggio, e ha visto la partecipazione di oltre 300 delegati di compagnie membro e partners di ECG. L’evento ha messo in luce l’impatto delle sfide geopolitiche, la crisi che attraversa attualmente l’industria automobilistica e le difficoltà legate al complesso percorso di transizione verde.
”Non dobbiamo rimanere intrappolati nel pensiero europeo. Le sfide del nostro settore sono globali, e altrettanto devono essere le nostre risposte. L’ECG si sta posizionando come forza trainante per una collaborazione connessa tra continenti”,
afferma Wolfgang Göbel, Presidente dell’ECG.
Un passaggio chiave in questo senso è rappresentato dall’accordo di cooperazione strategica firmato ad aprile con CALA, Associazione Cinese per la Logistica Automobilistica, per promuovere l’efficienza, la qualità, e le linee guida all’interno del settore. L’industria si sta adattando alle nuove sfide adottando una prospettiva globale, guidata dal calo dell'utilizzo degli impianti di produzione in tutto il mondo e dallo spostamento della produzione verso i mercati locali.
Justin Cox, Direttore di Global Production per GlobalData, conclude che i fornitori di servizi logistici si sono dovuti adattare alla perdita di produzione di 5 milioni di veicoli. Il Prof. Dr. Alexander Sandkamp, Fellow dell'Istituto di Kiel per l'Economia Mondiale, uno dei principali relatori all’evento, ha sottolineato che l'impatto dei dazi statunitensi sulla produzione in Europa non è così significativo come ci si potrebbe aspettare.
“Considerando il commercio interno all'UE, questa assorbe più del 60% delle sue esportazioni. Gli Stati Uniti rappresentano solo l'8%”, ha dichiarato Alexander Sandkamp. “L'UE dovrebbe quindi rafforzare ulteriormente il suo mercato interno riducendone le barriere commerciali, in particolare per quanto riguarda i servizi, garantendo una qualità elevata costante delle sue infrastrutture di trasporto e monitorando nuove leggi, come la CSDDD (Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità), la quale ha un potenziale di smorzamento degli scambi. Ciò contribuisce a ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti”.