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G7, sicurezza e formazione per personale imbarcato

L’uso ormai comune della parola “contractor” lo considera un errore da matita blu. “Meglio parlare di guardie giurate addette ai servizi di sicurezza sussidiaria, una definizione meno sintetica ma molto più in linea con l’effettivo profilo del ruolo”. Generale in congedo dell’Esercito, Carmelo Calanna è il responsabile della formazione di G7, la prima società di sicurezza in Italia autorizzata a fornire
servizi antipirateria a bordo di navi mercantili e, con il braccio specializzato G7 Academy, a fornire, attraverso specifici percorsi di preparazione, personale altamente qualificato. Con PORTO&diporto chiarisce alcuni punti di un’attività dai risvolti delicati ma sempre più essenziale per i trasporti internazionali.
Come opera il personale a bordo delle navi mercantili?
Ogni team fornito da G7 è composto da un minimo di 4 membri ed opera esclusivamente nella high risk area caratterizzata da una più alta densità di attacchi, compresa tra la costa Est del Corno d’Africa e quella Ovest dell’India. Le missioni sono svolte solo su mercantili battenti bandiera nazionale e il personale armato, il cui eventuale intervento ha solo carattere persuasivo, dipende direttamente dal comandante dell’unità.
Quando comincia l’impiego di G7 nell’antipirateria?
L’impiego di guardie giurate addette ai servizi di sicurezza sussidiaria a bordo delle navi comincia nel gennaio 2013. Da allora sono state condotte con pieno successo oltre 150 missioni. Il tutto nel rispetto di un quadro normativo che disciplina in modo dettagliato le modalità di impiego del personale. Da parte nostra c’è l’impegno costante a fornire un elevato livello qualitativo in un’offerta che recentemente si rivolge anche alla formazione.
Quali percorsi sono stati attivati?
Fino alla modifica del Decreto Ministeriale 154 poteva essere assunto solo personale che avesse trascorso un periodo di almeno sei mesi in missione Onu o Nato. Con il cambiamento di scenario, invece, si sono aperte le porte alla formazione di operatori provenienti dal mondo civile. In quest’ambito, ci avvaliamo di istruttori che arrivano dal mondo militare prevedendo nella fase operativa l’affiancamento con personale che ha già maturato esperienza nel settore. L’obiettivo principale è perfezionare l’offerta attraverso processi continui di revisione e aggiornamento delle “lezioni” acquisite sul campo.

Giovanni Grande

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