17 luglio 2025 – Un settore resiliente, con un’eccezionale capacità di autoregolarsi, che ha dimostrato di saper reagire alle trasformazioni su scala globale degli ultimi anni. È questa l’istantanea sul comparto della logistica e trasporti in Italia scattata dal primo bollettino dell'Osservatorio Freight Insights, realizzato dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) con la Fondazione Centro Studi Economia della Logistica e delle Infrastrutture. I dati e le analisi collocano il settore del trasporto merci e della logistica tra le colonne portanti dell'economia italiana, sebbene ancora poco esplorato da studi e approfondimenti: l’Osservatorio nasce per colmare questa carenza informativa, attingendo ai dati e alle informazioni esclusive degli operatori italiani, tra aziende e concessionari.
Grazie a queste fonti, i risultati della ricerca mostrano
come il trasporto stradale delle merci tenda ad essere sottostimato dalle
statistiche ufficiali dell’Unione Europea: sulle elaborazioni di Freight
Insights, questo si attesta in un range compreso tra 30-4 e 37,4 miliardi di
veicoli/km, circa il doppio rispetto ai dati UE. Le autostrade italiane,
evidenzia lo studio, continuano a rappresentare la spina dorsale dei traffici:
la capillarità della rete consente alle imprese di raggiungere rapidamente
porti e terminal ferroviari, ma persistono importanti differenze tra nord e sud
rispetto alla congestione e l'accessibilità multimodale. In Sicilia e Calabria,
infatti, il tempo medio per raggiungere i terminali ferroviari supera i 120
minuti.
Per quanto riguarda il trasporto marittimo, l’Italia si
conferma al terzo posto in Europa per volumi di traffico, con il 12,9% delle
tonnellate di merci totali trasportate che passa per un porto italiano. Le
statistiche mostrano come nel Paese sia in crescita il traffico intermodale a
discapito di quello tradizionale: in forte aumento emergono i traffici di
container (+9,7% nel 2024 sul 2019) e Roll-on/Roll-off (Ro-Ro), con un
incremento del 7,8%. A subire un forte calo, invece, sono soprattutto le
rinfuse solide (-25,2% sul 2018), rispetto alle rinfuse liquide (-7,7%), a
dimostrazione di un trend che vede aumentare il trasporto di prodotti finiti
rispetto alle materie prime. Nel complesso, l’andamento del trasporto marittimo
complessivo in Italia mostra comunque un calo del 3% sul 2018.