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ZES - Elementi per una valutazione di impatto economico – sociale


6 maggio 2020 - Una panoramica sui recenti provvedimenti che hanno modificato e completato il quadro normativo, e uno spaccato sulle problematiche di attuazione della Regione che per prima ha visto approvare il proprio piano. Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Zone economiche speciali e zone logistiche semplificate. Elementi per una valutazione di impatto economico – sociale”.

Al centro della ricognizione il caso della Campania che ha visto la ZES approvata con DPCM dell’11 maggio 2018. Lo studio aggiorna un precedente lavoro che si inquadrava nell’ambito del progetto Attività d’Impresa e, in particolare del Gruppo “Economia del Mare e della Logistica” voluto dal CNDCEC per rafforzare le competenze professionali del Commercialista in questo comparto.

I piani di quasi tutte le regioni meridionali sono stati approvati con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri mentre alcune agevolazioni sono state estese alle regioni del Centro Nord, alcune delle quali sono in fase di progettazione.

Il decreto sulla semplificazione amministrativa è stato emanato: alcune regioni sono in fase attuativa, con tutte le difficoltà relative alle procedure attuative e all’erogazione degli incentivi. Il Piano per il Sud ha riconfermato l’opportunità di insistere su questa strategia di sviluppo e la recente legge di bilancio ha prorogato la scadenza del credito di imposta al 2022.

 Con la Legge di Bilancio 2020, così come confermato dal Piano Sud 2030, dunque, si è assistito all’estensione del credito di imposta ZES fino al 2022 (per cui sono appostati 100 milioni di Fondo di Sviluppo e Coesione), all’istituzione di un Commissario Straordinario di Governo per ogni ZES, all’istituzione nei porti del Centro-Nord delle Zone Logistiche Speciali «rafforzate», sostanzialmente equiparate alle ZES.

 Una ritrovata centralità del Mediterraneo nel periodo post-emergenziale Covid-19, inoltre, potrebbe richiedere un grande impulso a ripescare, sistematizzare e rilanciare queste policy che, sino ad ora, sono state interpretate in maniera residuale e frammentata, quando invece avrebbero dovuto essere viste come il traino logistico del Made in Italy nel mondo.

Il documento si sviluppa analizzando in primis l’economia del mare. Lo studio approfondisce successivamente le ZES nel decreto mezzogiorno e nel regolamento attuativo, le zone logistiche semplificate e la legge sulla semplificazione amministrativa con le misure previste. Spazio poi al piano strategico della ZES Campania con una ricognizione sulle aree individuate, misure agevolative e di semplificazione amministrativa, gli interventi infrastrutturali a supporto e governance.

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