31 luglio 2025 – Si è svolto a Roma, presso la sede di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), l'incontro tra Aldo Isi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI, e i vertici di CEPIM – Interporto di Parma, per fare il punto sull’attuazione del protocollo d’intesa siglato in occasione dei 50 anni dell’interporto.
L’accordo, firmato nel 2024, ha l’obiettivo di potenziare
il traffico ferroviario merci all’interno dell’interporto di Parma, migliorando
l’intermodalità e rafforzando il ruolo strategico dell’infrastruttura nel sistema
logistico nazionale ed europeo.
Presenti all’incontro il Presidente Gianpaolo Serpagli e
l’Amministratore Delegato Fabio Rufini, promotori dell’intesa e da sempre
sostenitori convinti dell’integrazione tra gomma e ferro come chiave per una
logistica più sostenibile, efficiente e resiliente.
Durante il confronto sono stati approfonditi i principali
interventi previsti, a partire dall’elettrificazione e dal potenziamento
dell’asse ferroviario interno all’interporto, alle opere necessarie per
arrivare a Stazione Interporto di Parma. Il rafforzamento dei collegamenti
intermodali esistenti, l’attrazione di nuovi traffici su rotaia e la piena
valorizzazione del nuovo terminal ferroviario -già in piena attività-
rappresentano alcune delle direttrici strategiche condivise.
«La collaborazione con CEPIM rappresenta un esempio
virtuoso di pianificazione condivisa e sviluppo strategico dei nodi logistici
del Paese – ha dichiarato Aldo Isi. L’obiettivo è integrare sempre di più la
rete ferroviaria con le piattaforme intermodali, garantendo standard
infrastrutturali adeguati, affidabilità e competitività al trasporto merci su
ferro.»
«Questo dialogo operativo con RFI è fondamentale per il
percorso di crescita che abbiamo avviato – ha commentato Gianpaolo Serpagli - Il
potenziamento ferroviario è una priorità, non solo per attrarre traffico, ma
per rafforzare il posizionamento del nostro interporto a livello nazionale ed
europeo.»
«Abbiamo investito su infrastrutture, digitalizzazione e
nuove tratte, ma è grazie a collaborazioni come questa che possiamo compiere un
vero salto di qualità – ha aggiunto Fabio Rufini - Il futuro della logistica
passa dalla rete: più integrazione tra nodi, più ferrovia, più sostenibilità.»