Ultime notizie di Economia

La crisi geopolitica del commercio internazionale alla SF&LmeetI



27 marzo 2024 – Si è chiusa la prima giornata di lavori dell’8^ edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet IndustryLmI24). L’evento è promosso da ALSEA e dall’International Propeller Clubs Port of Milan, in programma a Milano presso il Centro Congressi di Assolombarda.



Dopo i saluti istituzionali degli organizzatori Umberto Masucci, Presidente dell’ International Propeller Clubs, Betty Schiavoni, Vicepresidente di ALSEA e Riccardo Fuochi, Presidente dell’International Propeller Clubs Port of Milan, il primo blocco di interventi è proseguito con lo speech di Piero Pellizzari  comandante del Porto di Genova, in rappresentanza di Nicola Carlone, comandante generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha ripercorso tutti i fattori che influenzano il settore marittimo sia dal punto di vista geopolitico che ambientale,  in cui auspica in particolare che i porti diventino hub energetici in grado di rispondere alle esigenze legate ai nuovi sistemi di propulsione.


La consueta sessione d’apertura dedicata allo scenario geopolitico ha visto in particolare al centro del dibattito la situazione nel Mediterraneo Allargato e in particolare la crisi del mar Rosso tra i due choke point dello stretto di Suez e quello di Bab-el-Mandeb.

Ma il Mar Rosso è solo l'ultimo di una catena di eventi che stanno mettendo in crisi la logistica, come ha evidenziato Marco Conforti, presidente di PSA Italy. Secondo Conforti, già da tempo sono in atto delle trasformazioni del settore: ad esempio il RoRo registra tassi crescita del 50% superiori ai contenitori. Occorre dunque una pianificazione pubblica e amministrazioni che tengano conto di queste tendenze in cui non è necessario ampliare la capacità dei terminal contenitori.


Con i problemi collegati al transito attraverso il canale di Suez le merci girano diversamente e Giuseppe Mele, direttore generale di ha evidenziato come stia aumentando il traffico sulle Alpi. Tra il 1980 e il 2022 si è passati da 49,8 a 118,5 milioni di tonnellate.  Mele sottolinea anche diverse criticità: la mancanza di un’armonizzazione di regole e politiche di transito tra i vari Paesi (Italia, Francia Svizzera e Austria); la dotazione infrastrutturale dei valichi non è adeguata e sono previste diverse limitazioni sia stradali sia ferroviarie; manca una programmazione e gestione integrata dei cantieri. 


 

 

Primo Magazine Designed by Templateism.com Copyright © 2014

Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.