La salvaguardia degli stock ittici, la tutela del consumatore ed il rispetto delle norme sulla commercializzazione dei prodotti della pesca, sia in ambito nazionale che internazionale, sono gli obiettivi dell’operazione “Labyrinth” disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di porto –
Guardia Costiera nel periodo delle festività natalizie. Più di 5.000 gli uomini coinvolti nell’operazione partita nei primi giorni del mese di dicembre e che proseguirà anche nel mese di gennaio che ha visto impegnati 300 mezzi aeronavali che hanno effettuato più di 7.600 controlli su tutto il territorio nazionale con il sequestro di oltre 120 tonnellate di prodotti ittici illegali carenti delle informazioni necessarie alla commercializzazione o in cattivo stato di conservazione, per un importo in sanzioni amministrative pari a 1.053.214 euro.
L’operazione, condotta sia in mare che a terra, ha visto impegnato il personale presso i punti di sbarco, i centri di distribuzione all’ingrosso, i mercati ittici, le pescherie ed i ristoranti. Durante i controlli lungo tutta la filiera gli uomini e le donne della Guardia Costiera hanno riscontrato illeciti che vanno dalla frode in commercio, all’immissione sul mercato di prodotti ittici sottomisura, provenienti da zone non consentite o appartenenti a specie sottoposte a restrizioni sui contingenti di cattura, fino alla mancanza di tracciabilità del pescato.
Nel milanese, durante un’attività congiunta tra i militari appartenenti ai Comandi di Genova e Venezia presso un centro all’ingrosso, sono state poste sotto sequestro 6 tonnellate di polpo indopacifico etichettato e proposto al consumatore come polpo atlantico. A Bari, i militari della Capitaneria di porto hanno sequestrato più di 27 tonnellate di prodotto ittico vario per mancanza di tracciabilità ed una partita di polpo atlantico sottomisura durante i controlli in vari esercizi commerciali all’ingrosso.
Nel tarantino, durante le verifiche disposte nell’ambito cittadino, sono stati sequestrati 950 Kg. di ostriche a bordo di un furgone. I molluschi, privi di idonea documentazione che ne attestasse la provenienza,sono stati distrutti.
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