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Incremento di costi e speculazioni, "Cercare strada alternativa"


13 ottobre 2022 - 
“Tra incrementi di costo continui, futuri e temuti, di fatto fuori dalla propria area di competenza, non si possono non immaginare strade alternative di scelta autonoma”. 
Con queste parole il direttore di Bestack - il Consorzio nazionale dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta - Claudio Dall’Agata apre una riflessione sul comparto, nel tentativo di offrire un nuovo punto di vista in un contesto che non smette di complicarsi. 
“Prima un’utile premessa - esordisce Dall’Agata -. Era la fine del 2017. L’evento era la presentazione dello speciale Frutta e Verdura di Mark Up al teatro Manzoni di Milano. Stavamo lanciando l’imballaggio Attivo in cartone ondulato per ortofrutta. Il tema era come rappresentare e far comprendere il tentativo di costruire valore attraverso i servizi offerti dalla confezione. Ci inventammo così una piccola scatolina, verde “Tiffany”, ad apertura telescopica, al cui interno erano raffigurati due orecchini le cui pietre erano due mirtilli. Uno scrigno per la frutta e verdura di qualità”. 
 Quindi il direttore del Consorzio Bestack prosegue:
 “Cinque anni dopo il periodo è certamente complesso, gli andamenti economici zoppicano e i costi prevaricano sulla costruzione del valore. A settembre la volata dell'inflazione fa segnare un aumento dell'8,9% su base annua (era +8,4% ad agosto) e dello 0,3% mensile. Questo è l’ultimo atto di un domino lungo tutta la filiera cominciato ormai 24 mesi fa e che tutti ben conosciamo. Il mondo sembrava riprendersi dalla prima ondata pandemica quando arrivava il primo rimbalzo sulle materie prime. Di qui a catena altri sventurati episodi, come la congestione dei porti asiatici e statunitensi, la carenza di container, l’Evergreen che fa chiudere Suez per settimane e poi da ultima la guerra nel cuore dell’Europa, che acuisce le tensioni sugli approvvigionamenti di materie prima e sull’energia”.
 “Ora il punto è che profilo occorre avere per l’immediato futuro? Negli occhi dei tanti operatori incrociati in fiera a Madrid a Fruit Attraction ho letto tre cose. Primo, preoccupazione dell’immediato per l’incremento delle bollette energetiche dell’ultimo trimestre del 2022 (se sarà come ci si attende, picchieranno durissimo e faranno probabilmente fermare qualcuno e spegnere qualche cella frigo): da qui la conseguente richiesta di aiuti. Secondo, un misto tra difficoltà, necessità e pericolo nel trasferire i rincari a valle sul mercato per i possibili effetti sui volumi. Da ultima l’indomita ricerca di strade alternative”.

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