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Economia del mare, in contemporanea da Genova, Napoli e Trieste


15 luglio 2022 – Si è tenuta ieri in contemporanea da Genova, Napoli e Trieste, la prima edizione dell’evento “Economia del Mare” organizzato da Il Sole 24 Ore che ha visto collegate e in presenza personalità dell’economia, dello shipping e del Governo dedicato all’industria marittima, settore strategico per l’intera economia nazionale. Mario Mattioli, Presidente Confitarma, dalla sede di Napoli dell’Unione Industriali, ha partecipato alla Tavola Rotonda 
“Il sistema Italia come hub strategico nella leadership dei traffici internazionali: le esperienze di Genova, Trieste, Napoli”, ricordando che, nonostante il Mediterraneo sia crocevia del 20% del commercio mondiale, il 60% di questo traffico non scala i nostri porti: mentre e le nostre industrie prediligono i porti nordeuropei. 

Ciò crea un gap logistico pari a circa 70 miliardi di euro l’anno. Occorre una visione strategica d’insieme per consentire al sistema marittimo-portuale e logistico di essere competitivo e restituire al nostro Paese il ruolo di “porta” d’Europa”. 
Beniamino Maltese, Executive Vice President and CFO di Costa Crociere e Vicepresidente Confitarma, dalla Nave Costa Firenze ormeggiata a Genova ha affermato che 
"Dopo lo stop della pandemia, il settore crociere ha rimesso in moto un ecosistema che solo per il Gruppo Costa vale 12,6 miliardi di euro all’anno in Europa. Costa è ripartita promuovendo una maggiore interazione con porti e istituzioni, e continuando a investire nella ricerca e sviluppo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale definiti dalle norme Europee. Siamo stati la prima compagnia a introdurre le navi a LNG e la prima che sta attrezzando una nave da crociera con un sistema di batterie che permettono l’arrivo senza emissioni in porto”.
 Fabrizio Monticelli, Amministratore unico di ForMare – Polo Nazionale per lo Shipping, dalla sede di Napoli dell’Unione Industriali, nel corso della Tavola Rotonda 
“I mestieri del mare: formare nuove competenze” ha parlato di accelerazione dei fattori di cambiamento del settore marittimo in termini di nuove tecnologie, di tutela dell’ambiente, di risparmio energetico, di tutela della sicurezza e di modifiche normative del settore. “Tutti elementi che stanno incidendo fortemente sulla creazione di nuove competenze, upskilling, reskilling della gente di mare”.

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