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Fondi strutturali europei: il Rapporto sulle “condizioni abilitanti”


27 giugno 2022 – Il Mims pubblica il "Rapporto sulle condizioni abilitanti programmazione FSE 2021-27”, predisposto per rispondere alle osservazioni della Commissione europea sui nove criteri da rispettare per accedere ai Fondi strutturali 2021-2027 relativi al tema “Un’Europa più connessa”, per il quale è previsto il rafforzamento inclusivo, digitale ed ecosostenibile dei sistemi di mobilità, con particolare attenzione alla riduzione dei divari territoriali. 

Il Rapporto, che rinvia a numerosi allegati, illustra le azioni intraprese, le riforme adottate e le pianificazioni predisposte dal Governo per diversi settori (trasporto ferroviario e stradale, logistica e portualità, mobilità urbana e ciclistica, ecc.) e sulle tematiche (infrastrutture idriche, edilizia sostenibile, ecc.) oggetto dell’Allegato Infrastrutture al Documento di economia e finanzia (Def), mostrando come l’Italia ottemperi alle condizioni abilitanti poste dalla Commissione europea per conseguire i fondi della programmazione europea 2021-2027. 

In particolare, viene illustrata la coerenza del quadro nazionale con le regole comunitarie per ciò che concerne: l’allineamento dei piani regionali con il Piano Nazionale integrato per l’Energia e il Clima (Pniec); la transizione ecologica e la decarbonizzazione; i parametri di prestazione delle rete nazionale dei trasporti che fa parte della rete europea Ten-T; l’implementazione del sistema europeo di controllo delle ferrovie (Ertms); la copertura dell’infrastruttura per i combustibili alternativi sulle strade locali e regionali; il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2030; gli interventi per la messa in sicurezza delle strade, con riferimento sia alle nuove infrastrutture e sia alla manutenzione dell’esistente.

 Il Governo, che è tenuto a relazionare in merito al rispetto delle condizioni abilitanti per accedere ai Fondi strutturali europei, aveva già presentato una prima relazione di autovalutazione sul rispetto di tali criteri a cui sono seguite alcune richieste di chiarimento da parte della Commissione europea, alle quali risponde, per ciò che concerne lo Stato, il documento pubblicato oggi. La Commissione sta ora esaminando la coerenza del livello regionale di pianificazione degli interventi sulle infrastrutture di mobilità con quello nazionale.

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