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Le compagnie di Assarmatori al porto di Genova


6 ottobre 2021 - 12 compagnie di navigazione e oltre 50 imprese attive sulla filiera logistica, dei servizi, della costruzione e riparazione navale. Sarebbero sufficienti questi due numeri per qualificare Assarmatori e i suoi associati come partner privilegiati del sistema portuale ligure che fa perno sugli scali di Genova e Savona. Ma le indicazioni scaturite dall’incontro che la stessa Assarmatori ha organizzato ieri a Genova spostano ulteriormente verso l’alto l’asticella di una collaborazione che è testimoniata ormai da anni dall’incidenza che le compagnie aderenti ad Assarmatori hanno nel consuntivo di merci e di toccate di navi nel porto di Genova. 

Un’incidenza che tende a superare l’80% del traffico complessivo nel settore dei traghetti e delle crociere e che si attesta comunque sopra il 50% nei containers e nelle merci su rotabili (navi ro-ro e ro-ro pax). Ed è proprio da questo ruolo chiave, svolto dalle compagnie aderenti ad Assarmatori nello scalo ligure e nel suo sistema portuale, a rendere quasi naturale un dialogo e un confronto sulle grandi tematiche (organizzative, infrastrutturali e di pianificazione) fra l’Autorità di Sistema Portuale e la rappresentanza armatoriale, anche considerando che le imprese associate stabilite e radicate nel porto di Genova assicurano l’occupazione di oltre 19.000 dipendenti diretti, 3.000 dei quali residenti a Genova.
 “Assarmatori ha quindi titolo, ma specialmente volontà e disponibilità – ha affermato Stefano Messina, Presidente dell’Associazione armatoriale – per fornire all’Autorità di Sistema Portuale collaborazione e suggerimenti e un supporto costante nelle importanti scelte che è e sarà chiamata a compiere nei prossimi mesi su tematiche come l’accessibilità nautica nel bacino di Sampierdarena, la programmazione dei dragaggi, i limiti imposti dal cono aereo, la pianificazione del miglioramento di capacità di trasporto ferroviario, le tariffe, il Piano regolatore, gli impianti Gnl”.
 “Siamo alla vigilia di una svolta che potrebbe risultare epocale per la Blue Economy – ha proseguito Stefano Messina – con scelte determinanti, solo per citarne alcune, relative alla Diga, alle infrastrutture ferroviarie e stradali di collegamento con l’hinterland produttivo, l’elettrificazione delle banchine e un utilizzo più razionale delle aree. Noi di Assarmatori ci siamo e siamo a fianco all’AdSP per agevolare e concretizzare questo ambizioso piano di sviluppo, garantendo il nostro supporto in tutte le sedi aziendali operative ed istituzionali”.

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