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Il quadrimestrale di informazione economica di Fedespedi


6 ottobre 2021 – È stato pubblicato ieri dal Centro Studi Fedespedi il 18° quadrimestrale di informazione economica “Fedespedi Economic Outlook”, con dati e previsioni sul contesto macroeconomico (Pil, commercio internazionale, ecc.) oltre agli ultimi dati sull’import-export italiano, le tendenze nello shipping internazionale, e il traffico aereo cargo. 

Lo studio è disponibile sul sito di Fedespedi nella sezione Centro Studi Il report evidenzia una decisa e positiva inversione di tendenza della fase economica rispetto al 2020 grazie alle misure di contrasto alla pandemia. A questo si aggiunge, tuttavia, la crescita dei prezzi industriali e al consumo determinata soprattutto dalla forte ripresa della domanda e dalle frizioni sulle catene di approvvigionamento e trainata dal petrolio (passato da un minimo di 51,1 US$/bbl di inizio anno, ad un massimo di 77,2 US$/bbl, +51,1%): 
- La WTO stima una crescita per il 2021 pari al +6%. L’UE27 nel suo complesso dovrebbe registrare nel 2021 un aumento del Pil del 4,8% e nel 2022 del 4,5% (stime al rialzo sulle precedenti previsioni della Commissione Europea); 
- Nel I semestre 2021, il commercio estero italiano vero i Paesi extra-UE ha raggiunto ottimi risultati: +22,9% per le esportazioni e + 21,7% per le importazioni. Da sottolineare, in particolare, la crescita dell’export di alcuni comparti della manifattura: autoveicoli, rimorchi e semirimorchi registrano +48,5% e altre attività manifatturiere (mobili, giocattoli, articoli sportivi, gioielli) +45,5%. (Istat).

 SHIPPING - Secondo le ultime stime il traffico container (al netto delle attività di trasbordo e feeder) nel I semestre del 2021 è stimato in 88,6 milioni di Teu, con un deciso aumento del +13,5% rispetto al 2020. In molti casi, tuttavia, i volumi degli scambi tra le aree geografiche restano inferiori ai livelli pre-pandemia. Un fenomeno che sta caratterizzando in negativo lo shipping internazionale è il mancato rispetto dei tempi di arrivo delle navi nei vari porti: secondo i dati di Sea Intelligence, nel 2021 solo il 40% delle navi è arrivato nei tempi schedulati. 
- Dopo la flessione dello scorso anno, i porti italiani sono tornati a crescere, recuperando i volumi pre-pandemia: nel I semestre del 2021 sono stati movimentati 3,945 milioni di Teu, un aumento del 10,9% senza Gioia Tauro e del 4,6% con Gioia Tauro rispetto allo stesso periodo del 2020. Per quanto riguarda quest’ultimo, la flessione è legata soprattutto al minor volume di transhipment (29,5% del totale, era del 39% nel 2019) verso gli altri porti adriatici come Venezia, Ravenna e Ancona, non totalmente compensato dalla crescita dei traffici hinterland (70% del totale, erano il 61% nel 2019). Tra gli altri porti, significativo il recupero di La Spezia (+27,6%), dopo le difficoltà dei mesi scorsi, e di Genova (+15,7%).

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