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Candidatura di Trieste per la Banca europea per lo sviluppo sostenibile


8 settembre 2021 - 
“La Camera di Commercio Venezia Giulia sostiene il progetto per la Candidatura di Trieste quale sede italiana della nuova Banca europea per lo sviluppo climatico e sostenibile, e quest’oggi lo abbiamo fatto condividendo l’idea progettuale con le Categorie economiche del territorio”. 
Sono queste le parole con cui Antonio Paoletti, presidente della CCIAA VG, ha sintetizzato l’incontro organizzato nella sede di Trieste dell’Ente camerale e dal quale è emersa la decisione di predisporre un documento comune redatto da
 “Camera di Commercio e Categorie economiche - evidenzia Paoletti - nel quale sottolineare la bontà e le finalità del progetto a favore del tessuto socio-economico regionale, da presentare congiuntamente al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga”. 
Nell’incontro nell’Ente camerale è emerso quanto si tratti di un piano concreto (finalizzato a fare di Trieste un polo internazionale per finanza e assicurazioni) che trova appiglio e base nelle caratteristiche della città. Nella sua location strategica e nelle prospettive di sviluppo che riguardano sia l’Est Europeo, sia l’area mediterranea, con particolare attenzione a quella del Levante. Come dire: Trieste ha tutte le carte in regola e il sostegno delle categorie imprenditoriali, e può fornire anche alle Istituzioni, locali, regionali e nazionali, le chiavi per appoggiare in modo coeso questo progetto. 

Progetto che ha per altro precisi appigli in Unione europea, considerato che già il 5 dicembre 2019 il Consiglio Ue aveva affermato la necessità di rinnovare l’architettura finanziaria europea per lo sviluppo, rendendolo più forte, più flessibile, integrato, coerente, strategico e reattivo ai cambiamenti climatici e alle esigenze di sviluppo; in quell’occasione, e in successive riunioni a vari livelli comunitari, questa necessità si è fatta urgente attraverso l’invito formulato dal Consiglio Europeo ai propri organi preparatori a monitorare i progressi compiuti nell'attuazione delle presenti conclusioni e gli Stati membri a fornire ulteriori orientamenti sulla via da seguire preferita per rafforzare l'architettura finanziaria europea per lo sviluppo entro la fine del 2020-inizio 2021.

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