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Quasi 1 miliardo di euro il mancato contributo del turismo crocieristico


27 novembre 2020 - 925 milioni di euro. È l’ammontare del mancato contributo del turismo crocieristico all’economia italiana nel 2020 a causa del Covid-19 secondo le stime di Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza nella macro-industria turistica da anni punto di riferimento nello studio e analisi del mondo delle crociere. 

Il dato è emerso durante la presentazione dell’edizione 2020 di Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca di riferimento per tutti coloro che si occupano di crocieristica in Italia, avvenuta ieri nel corso di un evento online in diretta streaming che ha visto la partecipazione di alcuni dei principali protagonisti della crocieristica nel nostro Paese. 

Tale valore, riferito alle sole spese dei crocieristi in escursioni (organizzate o indipendenti, a fine anno saranno circa 2,7 milioni in meno rispetto alle previsioni), shopping, ristorazione e altri consumi di tipo turistico a terra, oltre a pernottamenti a terra pre e post viaggio (circa 1,3 milioni in meno rispetto ai numeri attesi) e giornate di vacanza pre e post cruise, è dovuto alla fortissima contrazione del traffico crocieristico atteso a fine anno. 

L’Italian Cruise Watch contiene infatti, come sempre, un’analisi approfondita e puntuale del contesto crocieristico internazionale e dell’andamento del traffico negli scali italiani. Secondo il report di Risposte Turismo, il 2020 si chiuderà con un totale di 796.800 passeggeri movimentati nei porti italiani tra imbarchi, sbarchi e transiti (-93,5% sul 2019), un dato che riporta la movimentazione passeggeri ai valori del 1993. 

 Su scala globale, secondo le prime inedite stime contenute all’interno di Italian Cruise Watch, il 2020 potrebbe chiudersi con circa 6 milioni di turisti crocieristi a bordo (-80% sul 2019) tornando a valori che non si registravano da prima degli anni 2000. 

Tornando al mancato contributo del turismo crocieristico all’economia italiana a fine 2020, le attività ricreative, culturali e di intrattenimento collegate alle escursioni a terra (-336 milioni di euro rispetto a quanto previsto), lo shopping nei negozi delle città (-273 milioni di euro) e le spese per i trasporti locali (-128 milioni di euro) saranno le aree che risentiranno maggiormente a fine anno del crollo dei traffici.

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