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Napoli, GNV chiede l'autoproduzione. I sindacati proclamano stato di agitazione e sciopero

4 marzo 2019 - Proclamazione dello stato di agitazione e sciopero della Culp nel porto di Napoli contro la richiesta della società GNV di attivare l’autoproduzione sulle navi della tratta Napoli – Palermo. E’ quanto comunicano le rappresentanze sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti secondo cui la richiesta dell’armatore, già giunta sui tavoli dell’AdSP, sarebbe subordinata alla presentazione entro il prossimo 8 marzo di un accordo di riduzione dell’attuale costo tariffario da parte della cooperativa dei lavoratori portuali. 
“Tale richiesta appare come un tentativo di acquisire una rendita di posizione che mette a rischio la tenuta dei livelli occupazionali e di reddito dei lavoratori portuali ex art.17 legge 84/94 e introducendo pericolosi precedenti,”
 denuncia una comunicazione delle tre sigle sindacali.
“E’ necessario applicare correttamente la normativa in vigore per prevenire le gravi conseguenze dell’autoproduzione in termini di dumping contrattuale e di abbassamento degli standard di sicurezza per i lavoratori dei porti e dei marittimi, tra cui si tenta di innescare una inaccettabile ‘guerra tra i poveri’”. 
I sindacati, in linea con la posizione che porto allo sciopero nazionale dello scorso 11 maggio 2018, chiedono all’ente portuale il rifiuto dell’istanza proclamando lo stato di agitazione e lo sciopero di 24 ore nel giorno 13 di tutto il personale della Culp, garantendo i servizi minimi essenziali previsti dal contratto nazionale. Contestando
“l’approvazione non condivisa con le parti sociale del Piano Organico del porto” 
si richiede anche l’immediata convocazione di un tavolo di confronto per la risoluzione del conflitto.

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