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Genova, import in forte calo, tiene l’export



7 gennaio 2019 - Dopo il crollo del Ponte Morandi il segno meno chiude l’anno del Porto di Genova, i dati rilevati da SPEDIPORTO non lasciano spazio ad essere interpretati.
“Avevamo sperato in una piccolo recupero a fine anno – commenta Alessandro Pitto, Presidente SPEDIPORTO – coincidente con il periodo di peak season dei traffici marittimi, che tradizionalmente è a Dicembre, ma così non è stato. I dati forniti a dicembre dai nostri associati confermano purtroppo una pessima chiusura con un – 2%. Per fortuna l’export, che ha registrato un +6%, sempre nel mese di Dicembre, ha mitigato un dato che poteva essere molto più negativo”.
 
 “Il nesso di causalità con il crollo del Ponte Morandi per noi è evidente e provato dai numeri – commenta Giampaolo Botta DG SPEDIPORTO – il nostro era uno scalo che negli ultimi 10 anni era cresciuto del 65%, quest’anno chiuderemo con il segno meno. Lasciamo che sia AdsPMLO a ufficializzare dati e volumi delle perdite, perché è giusto che sia così, ma noi siamo molto preoccupati. Il mese di novembre aveva fatto sperare in una piccolo ma significativa ripresa, a fronte di un – 9% circa nelle importazioni, l’export con un +8,96%, aveva dato un colpo di reni al Porto di Genova che aveva chiuso il mese di novembre con quasi un +2% complessivo, il dato però non si è confermato a Dicembre.”
 In questo momento così delicato a preoccupare gli spedizionieri sono anche gli scenari internazionali che mostrano una economia globale in frenata. Dalla guerra dei dazi, portata avanti dal Governo USA, all’Europa con la Brexit i punti interrogativi sono numerosi e certamente non favoriscono l’ottimismo.
“Il Porto di Anversa ha chiuso l’anno con un nuovo importante record di crescita del 5,5% nel traffico containers ed un più generale +5,8% nelle tonnellate confermandosi ormai come uno dei più importanti world-class player e confermandosi come vero motore trainante l’economia dell’intero Belgio. Genova potrebbe essere per l’Italia, quello che Anversa è per il Belgio, ma dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione ed avere coraggio di compiere scelte di svolta”
 Dal crollo del Ponte Morandi, purtroppo, il segno meno ha caratterizzato tutto l’ultimo quarto di anno e lo ha fatto in maniera talmente importante da aver compromesso un anno, il 2018, che poteva chiudersi ancora una volta con un segno positivo; a luglio infatti i traffici a Genova segnavano un + 7%.

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