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Efficienza degli impianti di condizionamento aria


28 giugno 2018 - Entro il 2060, la domanda energetica per il raffrescamento supererà quella per il riscaldamento. Le nuove tecnologie aprono nuove opportunità per ridurre costi ed emissioni. La temperatura del Pianeta Terra si innalza e la domanda di raffrescamento cresce, creando ulteriore margine per l’aumento del riscaldamento globale: vogliamo “rinfrescarci” e, paradossalmente, ci “riscaldiamo” ancora di più. La buona notizia è che la diffusione su vasta scala di tecnologie innovative consentirebbe di ridurre l’impatto ambientale del mercato.

La sola gestione più efficiente degli impianti di condizionamento esistenti porterebbe da sola al risparmio dell’emissione di ben 89,7 giga-tonnellate di CO2 e al contenimento dell’aumento di 1°C del riscaldamento globale entro il 2100. È quanto emerge dal Global Opportunity Report 2018, la nuova edizione dell’annuale studio condotto a livello globale da DNV GL – Business Assurance, dal Global Compact delle Nazioni Unite e da Sustainia.

 Il condizionamento consuma il 17% della domanda globale di energia elettrica. Attualmente, il condizionamento dell’aria e il refrigeramento rappresentano il 17% della domanda globale di energia elettrica. Solo negli Stati Uniti, il condizionamento dell’aria porta all’emissione di 117 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Nonostante i sistemi di raffrescamento siano diventati più efficienti nel tempo, ad oggi essi utilizzano una significativa quantità di energia, comportando una domanda di elettricità ingente. Inoltre, l’aria condizionata emette gas fluorurati, che hanno un impatto potenziale sul riscaldamento globale addirittura superiore a quello del CO2.

 Il valore del mercato del condizionamento dell’aria nel mondo è stimato in più di $24 miliardi entro il 2020 e 1,6 miliardi di nuove unità saranno vendute entro il 2050. La domanda energetica per il raffrescamento aumenterà del 72% nel solo continente europeo entro il 2030 e supererà quella per il riscaldamento entro il 2060. Raffreddare i data center: un mercato da $14 miliardi Un polo importante della domanda di raffrescamento globale è costituita dai data center, centri di immagazzinamento dei big data densi di tecnologia che, nel processare l’enorme mole di informazioni, genera una altrettanto ingente mole di calore. I data center richiedono rilevanti masse di refrigeramento: il mercato del raffrescamento di questo tipo di edifici aumenterà di più di $14 miliardi entro il 2021 a un tasso di crescita composto (CAGR) del 15%.

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