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SRM: Report 2017 “Italian Business in Israel”

5 luglio 2017 – SRM ha pubblicato il suo nuovo Rapporto intitolato “Il business Italiano in Israele”; esso si inserisce all’interno della collana di pubblicazioni dedicata al Progetto Business che, dal 2012, rappresenta la principale linea di ricerca portata avanti dall’Osservatorio sulle relazioni economiche tra l’Italia e il Mediterraneo di SRM. Della stessa serie di pubblicazioni fanno parte i Report su Turchia, Tunisia, Marocco, Egitto ed Emirati Arabi Uniti.

Il Report, elaborato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, innovativo per i contenuti e l’approccio di indagine, si regge su tre pilastri fondamentali che ne rappresentano gli elementi di analisi: il primo è rappresentato dai rapporti di import-export tra Israele e Italia, e gli altri due da settori strategici per l’economia del Paese quali l’Agritech ed il comparto dei trasporti marittimi e della logistica portuale. Israele è un mercato molto interessante e ricco di opportunità, con un Pil pro-capite superiore a quello dell’Italia.

La giovane età media della popolazione (l’incidenza degli under 15 è doppia rispetto all’Italia) e l’alto tasso di fertilità, ne fanno un Paese dinamico e dalle interessanti prospettive di crescita, fattori che attirano capitali e investimenti da tutto il mondo: gli Investimenti Diretti Esteri hanno superato i 100 miliardi di dollari e incidono per oltre il 36% sul Pil. La caratteristica principale di Israele è il forte orientamento alla ricerca e all’innovazione, due aspetti che fanno ormai parte del DNA della nazione.

Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo superano, infatti, il 4% del Pil - la quota più alta al mondo - e l’incidenza dei laureati sulla popolazione 25-64 anni sfiora il 50%. Sono presenti nel Paese, inoltre, circa 4.000 Startup tecnologiche e quasi 300 Centri di Ricerca di Multinazionali. Israele è uno dei leader mondiali nell’ambito delle tecnologie agricole. Il fatturato esportato del settore è stimato in circa 4 miliardi di dollari all’anno.

Negli anni scorsi, sono stati investiti circa 90-100 milioni ogni anno di dollari in attività di Ricerca e Sviluppo, rendendo Israele leader mondiale nell’allocazione di fondi in questo particolare settore. Il settore dei trasporti e della logistica è un asset fondamentale del Paese; si pensi che l’80% dell’import export in valore avviene via mare. Il comparto incide per circa il 12% sull’intera economia (circa 157 miliardi di euro), una percentuale maggiore che in Italia, e tre porti di rilevanza strategica, due dei quali (Haifa e Ashdod) interessati dalla Via della Seta marittima ed oggetto di importanti investimenti cinesi in infrastrutture.

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