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“Mare Sicuro” 2016: il bilancio dell’operazione estiva


21 settembre 2016 - Più di tremilacinquecento le persone soccorse in mare, tra bagnanti, marittimi, diportisti e subacquei, nel corso della stagione estiva appena trascorsa. Interventi destinati a salvare vite umane, ma non solo: anche quest’anno, con l’operazione “Mare Sicuro” – dal 15 giugno al 18 settembre – la Guardia Costiera ha garantito la sicurezza degli utenti del mare, l’ordinato svolgimento delle attività ludiche e produttive, la tutela dell’ambiente e delle risorse ittiche. Nel periodo in cui si registrano massima affluenza sui litorali e traffici marittimi più intensi, le Capitanerie di porto hanno ulteriormente rafforzato il loro impegno, mettendo in campo uomini e mezzi per le diverse attività che il Corpo svolge quale interfaccia operativa periferica di tre Dicasteri: il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. L’attività di controllo su imbarcazioni e natanti è stata determinante in un’ottica di prevenzione degli incidenti, sanzionando comportamenti che determinano situazioni di pericolo non solo per l’incolumità delle persone, ma anche per il patrimonio ambientale. Circa 49000, in particolare, sono state le verifiche eseguite nei confronti delle unità da diporto; verifiche ottimizzate attraverso il meccanismo premiale del “Bollino Blu”, che limita le possibili duplicazioni nei controlli ai diportisti. A fronte di tale impegno nei controlli, si rileva, rispetto allo scorso anno, una leggera diminuzione degli interventi di soccorso richiesti e prestati in favore di unità da diporto in difficoltà. Per quanto riguarda le attività mirate a contrastare le condotte illecite perpetrate sul demanio marittimo, sono stati circa 57000 gli accertamenti eseguiti dalla Guardia Costiera nella cornice dell’operazione estiva, con un esito di oltre 260 notizie di reato e con i conseguenti provvedimenti di sequestro penale: un impegno che ha consentito di restituire alla legittima fruizione tratti di spiaggia sottratti da tentativi di occupazione indebita. Sotto il profilo più strettamente legato alla tutela ambientale, più di 80 unità da diporto, fermate e sanzionate all’interno di aree marine protette; oltre 3800 controlli sugli scarichi in mare. I numerosi accertamenti condotti in ambito “Mare Sicuro”, finalizzando una mirata e sistematica attività di perlustrazione, anche aerea, esprimono l’attenzione del Corpo per la salvaguardia delle bellezze naturali, la salubrità degli habitat marini e costieri e la conservazione del patrimonio biologico che essi ospitano, e che costituisce una ricchezza comune.

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