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Whalesafe: protocollo di condotta per salvaguardia dei capodogli


5 luglio 2016 - È stato presentato ieri mattina all’Acquario di Genova il protocollo di condotta per la salvaguardia dei capodogli stilato dai partner del progetto di conservazione Whalesafe cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Life+ - Università degli Studi di Genova (Dipartimento di Fisica e Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita), Costa Edutainment, Direzione Marittima di Genova Capitaneria di Porto di Savona e Softeco Sismat. Costa Crociere è la prima compagnia di navigazione che aderisce al progetto, con la firma del protocollo avvenuta da parte di Alessandro Bertorello, Head of Environment,Carnival Maritime GmbH, a conclusione dell’incontro di presentazione.

 Il protocollo definisce 4 livelli di allarme, identificati da quattro colorazioni differenti: il VERDE, assenza di capodogli, il GIALLO, presenza di 1 o più capodogli in immersione, ARANCIONE, presenza di 1 o più capodogli in superficie senza rischio di collisione con imbarcazioni, ROSSO, presenza di 1 o più capodogli con rischio di collisione in corso.

 Il documento definisce anche 3 aree in caso di presenza di capodogli in superficie: ZONA NO TRANSITO, individuata in un raggio di 100 metri di distanza dal capodoglio, ZONA TRANSITO, individuata in un raggio entro i 500 metri di distanza dal capodoglio ad una velocità consentita di 6 nodi, ZONA DI ALLERTA, entro un raggio di 3 miglia dal punto di registrazione del capodoglio in superficie, con richiesta da parte delle navi che si trovano in zona di procedere con attenzione e utilizzando degli osservatori a bordo per monitorare gli eventuali spostamenti del capodoglio evitando così possibili disturbi o collisioni.

 I livelli di allarme vengono definiti dalla Capitaneria di Porto di Savona sulla base delle segnalazioni pervenute dalle boe di monitoraggio, posizionate a maggio al largo del porto savonese, e vengono poi trasmessi via radio esclusivamente alle navi presenti in zona, in ingresso o uscita dal porto. Il protocollo, che si basa su un’adesione volontaria, non prevede obblighi o sanzioni, ma ha l’obiettivo di ridurre i rischi di disturbo e di collisione con i capodogli attraverso un’azione più ampia di sensibilizzazione di tutti gli operatori interessati.

 Risulta in tal senso significativa l’adesione, come prima compagnia, da parte di Costa Crociere che da anni pone grande attenzione alla tutela dell’ambiente marino in cui operano le sue navi. Relativamente ai Cetacei, Costa Crociere applica già una serie di buone pratiche per scongiurare eventuali collisioni. Gli ufficiali di bordo sono regolarmente addestrati (Whale Protection Training Program) per affrontare questo tipo di problematiche, effettuare le dovute manovre e allertare le autorità portuali locali in caso di necessità. L’adesione a Whalesafe è quindi una naturale prosecuzione di un impegno che è ormai parte del DNA dell’azienda.

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