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“Stringiamo il cerchio attorno a chi inquina mare e coste”


12 maggio 2016 – Più di mille persone denunciate, sequestri per più di due milioni di euro, oltre 1700 notizie di reato. La Terza Campagna Nazionale di Tutela Ambientale sviluppata dal Reparto Ambientale Marino del Comando Generale e svolta nel 2015 dal Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, si è chiusa con numeri importanti.

 Al Centro Storico Culturale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, nel Forte Michelangelo di Civitavecchia, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti presenta i risultati ottenuti e rilancia annunciando l’avvio della Quarta Campagna Nazionale, incentrata sulla minaccia degli scarichi illeciti dovuti ad insediamenti civili e industriali, mentre ci si avvicina alla stagione estiva. Con il ministro presenti l’Ammiraglio Ispettore Vincenzo Melone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Corpo – Guardia Costiera, il Direttore marittimo del Lazio Contrammiraglio Giuseppe Tarzia e il Capitano di Vascello Aurelio Caligiore, capo del Reparto Ambientale Marino.

Subito dopo, a bordo delle unità navali della Guardia Costiera, una ricognizione in mare a largo di Civitavecchia. “Il nostro mare e le nostre coste – ha detto il ministro Galletti - sono spesso minacciati dall’irresponsabilità dell’uomo che mette in atto violazioni di legge di ogni genere. Questo è un grave problema per un Paese come l’Italia che, a differenza di altri, ha la possibilità di rendere la sua biodiversità, unica in Europa, un ‘asset’ decisivo di crescita, a maggior ragione in prossimità dell’estate.

Oggi – ha aggiunto il ministro - possiamo stringere ancor di più il cerchio attorno agli inquinatori, fermare chi fa affari distruggendo l’ambiente: l’introduzione degli ecoreati nel codice penale, affiancata allo straordinario lavoro quotidiano delle nostre forze operative sul campo, ci consente di punire prima e meglio i responsabili. E poi, sulla scorta di quanto già avviene con Francia e Principato di Monaco con il RAMOGE, serve lavorare a un’alleanza Mediterranea per difendere insieme il nostro mare”.

Condotta da marzo a settembre 2015, la Campagna 2015 si è contraddistinta per cifre molto rilevanti: 1043 persone denunciate, 774 sequestri per un valore di oltre due milioni di euro, 320.000 metri quadri di aree demaniali e non sottoposte a sequestro, per un totale di 1754 notizie di reato. Sulle novecento navi ispezionate sotto i profili anti-inquinamento, in 211 erano state riscontrate deficienze. Le sanzioni amministrative sono state 1230, per un totale di 4,5 milioni di euro. Ad essere sequestrate sono state anche 4,5 tonnellate di rifiuti.

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