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Roma per1/2/Tutti: riparte la grande altura


16 febbraio 2016 – Si riparte il 10 aprile con le 530 miglia della regata più impegnativa del Campionato Italiano Offshore, alla quale è stato assegnato il “3”, il coefficiente di correzione massimo tra le 15 regate che concorreranno per l’assegnazione del Titolo Italiano di Campione Offshore.

Tante barche in gara garantiscono al vincitore il massimo del punteggio possibile e, quindi, per sperare di vincere il Campionato diventa fondamentale una vittoria o un buon piazzamento in questo lunghissimo bastone tra l’alto Lazio e le Eolie. Gli equipaggi che puntano al titolo ci saranno e si sposteranno fin qui anche dall’alto Adriatico, come il già annunciato “Demon X”, l’X35 di Silvio Sambo e Dario Malgarise che correrà la per Tutti.

Nella per 2 non mancherà certamente il campione italiano offshore in doppio Stefano Chiarotti, desideroso di confermare il suo titolo, che, tra gli altri, dovrà guardarsi le spalle anche dalla Marina Militare e da Andrea Pendibene, alla partenza con il suo nuovo Atomium 9.50. Il dilemma da sciogliere è se la farà in doppio con Giovanna Valsecchi o con 4 uomini d’equipaggio, come alternativa consentita dalla normativa di classe. Comunque, per il velista della Marina Militare sono previste molte iniziative prima della partenza della Roma per 2.

Andrea è un vero vulcano di idee e soprattutto di emozioni, che desidera trasmettere a quante più persone possibili, soprattutto ai giovani. E sicuramente ci sarà la possibilità per qualche fortunato di provare il suo nuovo 9.50 Atomium prima della partenza della Roma per 2. La sfida della “per 1” ha come padrino quest'anno Andrea Mura, intenzionato a ripartire alla grande dopo la delusione della mancata partecipazione al Vendée Globe.

 Il suo Vento di Sardegna è stato alleggerito e Mura ha posto una particolare attenzione alle performance delle vele. Ci si aspetta un 50 piedi veramente al top delle prestazioni. Si è parlato molto, nel corso della conferenza stampa condotta da Giulio Guazzini, del suo ex 60 piedi, che è stato recentemente ripresentato con una nuova livrea e un nuovo skipper:
”La delusione brucia – confessa Andrea – e il rammarico, anche se si è attenuato, non è passato del tutto. Ma ora guardo avanti, al mio Ubiquity–Vento di Sardegna e a questa regata che ho già vinto quattro volte in doppio con Guido Maisto. Ora non vedo l’ora di farla in solitario. Sarà difficile, penso, perché nel Tirreno c’è un gran traffico e non so come sarà possibile dormire. Paradossalmente è più facile in Oceano, dove magari è più dura la navigazione, ma puoi andare a dormire tranquillamente, sicuro di non incrociare nessuno”. Ad una domanda sui nuovi Imoca 60 con i foil, ha risposto entusiasta: "Sono il futuro della vela. Al Vendeé Globe in Pacifico planeranno a 40 nodi. Sarà uno spettacolo."

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