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Torino - La crisi si attenua, si ricomincia a spendere

Guido Bolatto, Segretario Generale
della Camera di Commercio di Torino.
Come nel 2013, anche nel 2014 la spesa delle famiglie torinesi è in crescita, con una media di 2.232 euro mensili, +2,5%. Si spende meno per acquisti obbligati (alimentare+casa) e si apre così un po’ di spazio per spese voluttuarie, in particolare vestiario, calzature, vacanze, pasti fuori casa. In netta crescita anche gli importi per spese mediche e istruzione. Tiene il biologico, boom per gli acquisti sul web, stabile il ricorso alle rate, non riparte invece l’equo e solidale. Questi i principali risultati della tradizionale indagine della CdC di Torino sulle spese delle famiglie torinesi, con i dati relativi all’anno 2014. Il progetto di ricerca, curato dal professor Luigi Bollani, docente di statistica sociale presso l’Università degli Studi di Torino, condiviso con l’IRCrES-CNR e realizzato con la collaborazione di Ascom e Confesercenti Torino, monitora la struttura e i livelli della spesa sostenuta da un campione di 240 famiglie, interpellate mediante la compilazione di un libretto di acquisti e di un questionario per le spese più impegnative. “Sembrano finalmente tirare un po’ il fiato le famiglie torinesi, che a partire dal 2008 avevano costantemente contratto la propria spesa - ha ricordato Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino. - Meno pressate da spese irrinunciabili come alimentare e casa, possono ricominciare a concedersi pasti fuori casa, rinnovo del guardaroba o vacanze. Incidono ancora però spese importanti e non rinviabili, come quelle per la salute e per l’istruzione. Cresce il web mentre si ferma al 7% delle famiglie la necessità di ricorso alle rate”. Secondo Rolfo, Direttore dell’IRCrES-CNR ha così commentato: “I dati 2014 sono sicuramente positivi e confermano una moderata ripresa dei consumi con una percezione della crisi da parte delle famiglie che è ancora importante, ma in attenuazione. D’altra parte vi sono segnali di maggiore consapevolezza nei consumi e aumenta il peso degli acquisti on line”. Dopo il netto calo del 2010 e del 2012 e la lieve ripresa nel 2013, nel 2014 si conferma la tendenza espansiva della spesa delle famiglie torinesi: con una media di 2.232 euro mensili (+2,5%), le famiglie tornano a consumare quasi al livello di 9 anni fa, anche se, rispetto al 2005, l’alimentare pesa notevolmente di più (15,5% contro l’11,6% del 2005). Se nel 2013 la ripresa era guidata proprio dall’alimentare e dagli altri acquisti primari, nel 2014 l’aumento sembra essersi distribuito su tutte le categorie in modo proporzionale: oltre all’alimentare (+3,3%), infatti, cresce del 2,3% anche il non alimentare.

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