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Salento, terra dei due mari

Forte della sua identità antica legata all’Oriente, impastato di tradizioni e sapori, profumato dai venti e dalla salsedine dei due mari, il Salento offre al visitatore numerose possibilità di planare verso santuari barocchi e pittoreschi borghi rurali che esaltano la gradevolezza della vita dei paesi
che lo popolano, rallegrati da feste popolari e antiche usanze. Come quelle riprese ad Aradeo trent’anni anni fa da Oscar Tremacere con un Carnevale locale che richiama turisti e uomini costretti negli anni ad emigrare verso terre più fortunate.

 “E’ il più giovane, ma è anche quello che è cresciuto più in fretta”, sottolinea Carmen Mancarella, direttrice della rivista Spiagge che ha proposto l’evento di Aradeo (vi partecipava, in maschera, anche Emma Marrone che qui ha avuto i natali) nei pacchetti turistici del Salento. E’ la città ideale per trascorrere una vacanza, posta in una posizione strategica tra lo Ionio e l’Adriatico, dice il sindaco Daniele Perulli, e come tutto il Salento, offre anche una buona cucina, specchio delle tante dominazioni che si sono avvicendate.

 Una cucina fatta di cibi semplici, ma saporita dove predominano prodotti e spezie tipiche della macchia mediterranea, spiega Maria Casto, giovane imprenditrice turistica, originaria della vicina Gallipoli. In un’atmosfera rilassante propria dei profumi degli ulivi, Maria dirige con il marito, Giacomo Stifani, agronomo, la Tenuta Mezzana, una vecchia casa colonica trasformata in agriturismo, e un’azienda agricola con 53 ettari di terra dove vengono praticate la viticoltura e la produzione di olio di qualità.

“Produciamo con l’etichetta Verdello due tipi di olio imbottigliati in azienda: il fruttato medio dalle varietà Cellina e Ogliarola e quello intenso ottenuto dalla Leccina e Nociara”, spiega Maria. Ma la qualità a tavola è rappresentata anche dai legumi, dalle conserve vegetali in olio extravergine di oliva e dalla pasta tipica locale. Il tour prevede una sosta alla vicina Nardò, di origine messapica (Mariella Battaglia, operatrice turistica, spiega che l’etimologia del suo nome è da ritrovarsi nella parola nar, di derivazione illirica, che significa acqua), ad appena sette chilometri dal mare, città d’arte per eccellenza con le sue chiese realizzate in pietra leccese che hanno impreziosito tutti i luoghi di culto, tra cui la cattedrale, sorta su un sito un tempo occupato dal complesso basiliano di Sancta Maria de Neritono, cui Goffredo il Normanno concesse numerosi privilegi nell’anno 1061.

 E poi il castello del XV secolo, la fontana del Toro, il Teatro comunale ed i palazzi del centro storico, tra cui spicca la sede universitaria. Il tour proposto da Spiagge si chiude con la visita alle grotte di Castellana, in provincia di Bari, dove un vasto sistema di caverne si sviluppa per circa tre chilometri ad una profondità media di 70 metri. Ad oggi oltre 14 milioni di visitatori hanno potuto ammirare questa ineguagliabile opera cui la natura ha lavorato nel buio dei millenni.
Eduardo Cagnazzi

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